Via Francigena

Piaceri per il palato e un bel pellegrinaggio

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16. Novembre 2018

Cari amici, vi devo dire una cosa. Ho la fama di essere un buongustaio e in effetti non mangio tutto. Altri sono dell’oppinione che sia semplicemente capriccioso. Non è vero però. Se mangio preferisco mangiare qualcosa di buono. Non necessariamente deve essere la cucina da gourmet , basta che gli ingredienti siano di buona qualità e che i piatti vengano preparati con amore. Quello che poi si mangerà sarà anche buono. Entro nella trattoria La Sfera D’Oro a Sutri. Squisitissmo. Mangio i ravioli con radicchio e gorgonzola conditi con salsa ai pomodorini. Un piatto tanto buono è tanto che non lo avevo assaggiato. Non avevo mai finora dato il voto dieci. Oggi è arrivato il momento giusto. Deliziosissimi.

Si impara sempre qualcosa di nuovo

Passo la notte presso il convento delle Monache Carmelitane di Clausura. L’alloggio è pulito e bello. Gelido però. Il benvenuto da parte delle suore è del tutto interessante. Dopo aver suonato al campanello aspetto due, tre minuti prima di poter entrare. Poi mi trovo in una stanza d’ingresso. La suora si trova dietro a un reticolato in legno, simile a un confessionale ed è quasi invisibile. Chiede il pass pellegrino e anche i soldi per il pernottamento. Li devo depositare in un armadietto girevole e quindi vengono di ritorno il documento e la chiave. La suora sembra essere piuttosto giovane, è molto gentile e parla anche l’inglese. Per me tutto è nuovo e non immaginavo che esistessero ancora ordini di questo genere. Benché offrano alloggio ai pellegrini.

Bisogna prendere una decisione

La mattina presto mi metto di nuovo in cammino. Dopo i piaceri luculliani di ieri sera oggi mi bevo un bel cappuccino, una coca light e inoltre mangio un cornetto con cioccolato bianco. Mai mangiato finora. È al bacio. Dal punto di vista culinario non devo lamentarmi. Poi parto. Ho l’intenzione di camminare fino a Campagnano di Roma. Saranno di nuovo 27 chilometri di strada ma da lì domani potrò proseguire per La Giustiniana. Poi devo decidere se prendere il treno per arrivare al Vaticano o seguire a piedi Via Trionfale – alcuni pellegrini la chiamano anche via della morte – per raggiungere il Duomo di San Pietro. Sono indeciso. Mi sono comunque procurato il biglietto per il treno per tornare dal mio amore. Martedì sarò di nuovo a casa.

Un bellissimo cammino

Poco dopo la partenza visito anche il parco archeologico. Impressionante con una necropoli ed un anfiteatro. Nelle prossime ore mi aspetta solo uno: il paesaggio. Prima di arrivare a Monterosi attraverso un campo da golf. Ci faccio un salto e valuto i greens. Ero un’appassionato giocatore di golf prima di aver subito un esauirimento psichico. Ora la sento di nuovo la voglia di giocare. L’anno venturo sarò meno in giro da pellegrino e giochero più spesso a golf. A Monterosini si può scegliere fra la Via Francigena originale e un itinerario alternativo. Bisogna sapere che la prima via si tira avanti lungo la superstrada. Piuttosto pericoloso. Non pochi pellegrini rischiano di mettersi in pericolo. Io scelgo la seconda possiblità e l’itinerario è bellissimo. Attraverso i campi che non finiscono più. Per strada si trova un luogo di sosta con piccole cascate d’acqua (vedi filmato). Tutto sommato secondo me questa è una delle tappe più belle dell’intera Via Francigena.

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